Lunedì sera Mario Dossoni e Letizia Blini, del Corso Interfacoltà in Comunicazione Innovazione e Multimedialità dell’Università di Pavia, proporranno un dialogo su “Donne e Pubblicità: il (non) senso di una presenza”.
Da sempre figure femminili sono state presenti nella promozione di prodotti di largo consumo. La donna spesso è stata ritenuta la consigliera degli acquisti. Sono passati solo alcuni decenni e immagini di donne sono presenti in qualsiasi pubblicità, indipendentemente, sembrerebbe, dall’oggetto di consumo che viene proposto. Ma è proprio così? Le immagini di donna che gli spot propongono accompagnano i beni o servizi illustrati non per presentare un valore d’uso, ma per sottolineare un possibile, presunto stile di vita in cui gli oggetti possono essere inseriti.
La presenza della donna che viene proposta, indipendentemente dall’essere più o meno vestita, è in molti casi una presenza ancillare direttamente o indirettamente attraverso l’esaltazione del corpo. È una forma di comunicazione che si basa su chiari e radicati stereotipi che coinvolgono congiuntamente donne ed uomini.
Diverse analisi, video che hanno avuto un’ampia diffusione hanno stimolato una riflessione critica sulla necessità di uscire per la comunicazione pubblicitaria e per molta programmazione televisiva da questi stereotipi. Ma la pubblicità, la televisione e gli altri media possono proporre un’altra definizione del femminile?
Sono questi i temi che verranno affrontati e il dialogo che si potrà sviluppare nella serata proposta dal Collegio Senatore. Con il supporto di video e con l’analisi di spot e immagini si cercherà di individuare le molteplici motivazioni che stanno alla base di questa continua proposta di immagini femminili per individuare strumenti di lettura per i messaggi che vengono veicolati.
L’incontro si svolge nel quadro de “I Dialoghi del Collegio Senatore”, con cui vengono proposti ai giovani, in particolare, e a tutta la città, una serie di approfondimenti su tematiche di carattere culturale ed ecclesiale. |