Se “perseverare è diabolico”, insistere è “satanico”.
Sto scherzando, ovviamente, anche perché lo scherzo, la battuta e l’ironia sono alla base dei lavori prodotti da questi due buontemponi pavesi.
Paolo Zanocco (al Dutùr) e Tosco Fontana (al Barbè), dopo le fatiche di “La cà ad balnégar” e “Sèt un ciùla”, i due precedenti volumi pubblicati a quattro mani, questa volta (quasi fuori tempo massimo, ormai alla fine dell’anno) ci offrono ben due “libelli”: “Lo stufato… lo Stufato” (una monografia incentrata su un piatto di tradizione) e “La Vita… La Vita!”, terzo volume di una trilogia di sonetti in dialetto pavese (“Dutùr… Dutùr” e “Pavia… Pavia”) che giunge così a compimento.
Tosco ci illustra, attraverso ricordi ed esperienze personali, pareri di chef e di amanti della buona cucina, la differenza tra “Stufato” e “Brasato”.
Zanocco, invece, oltre ad offrirci una sua biografia completa in quattro parti (l’Infanzia, l’Adolescenza, la Giovinezza e l’Età Adulta), condisce i suoi sonetti con commenti sul tema trattato a carico di P.I.V. (Pavesi In Vista), acronimo dell’abusato V.I.P.
Ecco così che, accanto ai suoi versi, compaiono scritti e pensieri di Marco Galandra, Linda Lucini, Max Pezzali, Furio Sollazzi (sì, il sottoscritto), Silvio Negroni, Maria De Filippi, Alessandro Cattaneo (sì, il Sindaco), Carlo Rossella, Angelo Stella, Dario Scotti (sì, quello del riso), Mino Milani, Simonetta Ravizza, Andra Albergati, Marco Lodola, Drupi, Pierangela Fiorani, Ambrogio Maestri e altri ancora.
Insomma, due gustosi (e nel caso di Tosco, trattando di Stufato, il termine non potrebbe essere più appropriato) “pamphlet” dedicati alla “pavesità”…e non solo.
I due volumi sono stati presentati, con un happening musical-gastronomico, domenica 6 dicembre presso lo spazio polifunzionale di San Genesio. |