Si parte da un'idea decisamente divertente: quella, cioè, che le grandi tragedie di Shakespeare non siano nate come tali, ma vadano considerate delle commedie mancate. Anzi, che il Bardo abbia saccheggiato le opere - ben più amene e leggere - di un autore precedente, mutandone definitivamente il taglio e le intenzioni.
A sostenerlo alla ribalta è una svampita studiosa inglese zitella e frustrata, assistente e ghost-writer di un docente che ama senza speranza.
A un certo punto, proiettata da un sortilegio in un altro spazio temporale e letterario, la donna piomba a Cipro mentre Iago sta insinuando i primi dubbi nella mente di Otello, e poi nella Verona di Romeo e Giulietta, proprio lì dove Tebaldo e Mercuzio si apprestano al fatale duello che farà precipitare la vicenda. Così, un po' goffamente, ha l'occasione di verificare la propria teoria, avvertendo il Moro dell'inganno del fazzoletto, e informando Tebaldo che egli è ormai imparentato con Romeo. Inutile aggiungere che, coi suoi interventi, l'ineffabile Costanza Ledbelly ottiene effetti abbastanza diversi da quelli desiderati…
E’ quanto succederà sul palco di In Scena Veritas che sabato sera proporrà al suo pubblico “Il manoscritto di Gustav” tratto da "Buonanotte Desdemona (Buongiorno Giulietta)" di A. MacDonald, per la regia di Manuela Malaga e Maria Elisa Calderoni.
In scena gli attori Viviana Baratti, Lorenza Bellinzone, Elena Bodini, Elisabetta Corona, Gianluca Di Mezza, Marco Giacomantonio, Lorenzo Longhi, Daniele Mancuso, Maurizio Quartiroli, Gianluca Re, Elisa Sarchi, Marco Tabacco, Francesca Timi.
Come sempre la serata si chiuderà a tarallucci e vino in compagnia degli stessi artisti. |