Si è concluso il Festival di Sanremo e questa sarà la seconda e ultima volta che ne parleremo ancora (tanto ci saranno già gli altri che per almeno ancora 10 giorni andranno avanti a discuterne). Il Festival si è concluso ed è evidente che è stato un successo.
Tralasciando le inevitabili polemiche, le discussioni da bar, le recriminazioni, resta una edizione decisamente superiore alle precedenti, grazie ad una conduzione brillante, con ritmi serrati al punto giusto, e una re-invenzione delle cinque interminabili serate che, questa volta, sono state variate al punto da risultarne uno spettacolo sempre diverso.
E, parlando di spettacolo, nel suo piccolo Pavia è stata protagonista della serata finale.
Mi era sembrato di scorgere, tra i ragazzi di Sanremo Web, i volti di Francesco Negroni e di Giovanni Lanfranchi (due componenti del gruppo degli Ultima) e il mio dubbio è stato fugato quando Bonolis si è rivolto (indicandolo) proprio a Giovanni, rimarcando la sua “tenuta da bucaniere”: una maglia a righe coloratissima che spiccava in mezzo al grigio-nero-blu’ dei vestiti degli altri. Il gruppo aveva presentato il brano Tardi, con cui ha partecipato alla sezione Sanremofestival.59 (la competizione on-line degli Artisti Emergenti della 59ma edizione del Festival), venerdì scorso a Sanremo, in Piazza Colombo, in occasione dell’evento Sanremo In Festival, organizzato dal Comune in collaborazione con Channel 3 e Radio Sanremo.
Per quello che riguarda la musica… inutile aggiungersi al coro degli scontenti per la scelta dei tre finalisti (e poi del vincitore), tanto si sa che il risultato ufficiale è ininfluente; troppi sono ormai gli esempi di scartati (o ultimi) che sono poi arrivati primi in classifica.
In fondo, nel trittico finalista, sono rappresentate tutte e tre le anime del grosso pubblico: quello melomane meridionalista, il televisivo giovanilista e il cantautoralista (che però non sia troppo difficile da capire, impegnato sul sociale quel tanto che basta e, soprattutto, facile da cantare, specie la sera, quando si va con gli amici a fare il karaoke).
Vorrei, invece, sottolineare il notevole livello delle nuove proposte che (tranne forse un paio) ci riserveranno sicuramente delle sorprese.
D'altronde, delle due che avevo individuato come le più interessanti (Arisa e Malika Ayane), una ha vinto la sezione esordienti del Festival.
Basta, mi fermo qui: e sino all’anno prossimo… non se ne parla più! |