La frutta sia essa fresca o in macedonia, è l'ultimo piatto a giungere in tavola ed il commensale non ha l'obbligo di consumarla, essa deve essere portata in tavola già lavata e per mangiarla occorre utilizzare coltello e forchetta appositi, eccezione fatta per cachi, frutta secca e uva.
Mele, pere e pesche, tenendole sul piatto ed aiutandosi con le dita dell'altra mano, vanno tagliate in quattro con il coltello, ciascun pezzetto va infilato con la forchetta e sbucciato con il coltello; quindi lo si taglia nella misura desiderata, con entrambe le posate.
Gli agrumi si tengono con la mano sinistra e si sbucciano con il coltello nella destra: prima si tagliano ai due poli, poi si incide la buccia a strisce verticali, che si staccheranno facilmente con il coltello avendo cura di tenere fermo il frutto aiutandosi con la forchetta. Gli spicchi si portano alla bocca con le dita. I semi vanno discretamente sputati nella mano chiusa a pugno, e deposti sul bordo del piatto.
La banana si tiene con la mano sinistra, si sbuccia con il coltello nella destra. Poi, con entrambe le posate, si fanno i pezzetti da portare alla bocca con la forchetta.
L'uva, servita in piccoli grappoli, si tiene con la mano sinistra mentre la destra stacca gli acini che vengono portati alla bocca.
I cachi si tagliano a metà e si mangiano con il cucchiaio.
Le ciliege e le amarene si tengono per il picciolo, sputando con discrezione il nocciolo nella mano per depositarlo sul bordo del piatto.
Il cocomero si mangia utilizzando la forchetta e il coltello, prima liberandolo dai semi, poi tagliandolo a pezzetti che si portano alla bocca.
I fichi, prima si tagliano in quattro spicchi, poi si mangiano con la forchetta.
Fragole e lamponi, serviti con il picciolo, si portano alla bocca con la mano, oppure se posti in una coppa, vanno serviti il cucchiaino. |