Dai riti cristiani alle feste di paese, certo non mancano le ricorrenze legate alla Pasqua. Nemmeno in provincia di Pavia.
Se, però, l’agnello pasquale è un noto simbolo del sacrificio di Gesù e l’uovo di cioccolato, scambiato in segno di buon augurio, pare derivi dall’usanza propiziatoria dagli antichi contadini romani di sotterrare un uovo colorato di rosso, simbolo di prosperità, nella speranza di ottenere un buon raccolto, non sono altrettanto certe le origini di alcune tradizioni locali…
È il caso, ad esempio, della “Processione del Crocione”, il Crusion di Tromello, portato a spalla per le vie paese da un uomo incappucciato nella sera di Giovedì Santo.
Si ipotizza – poiché non sono stati trovati documenti che indichino con certezza come sia nata – che tale tradizione religiosa affondi le proprie origini ai primi decenni del 1600, quando in Lomellina si manifestò un’epidemia di peste che portò ad una grande devozione per San Rocco, protettore degli appestati cui è intitolata la chiesa più amata dai tromellesi.
Il “protagonista” di questa manifestazione è sempre stato “misterioso” ed anche l’usanza di mantenerne celata l’identità si è tramandata fino ai giorni nostri: egli, infatti, indossa una tunica rossa con cappuccio che gli copre anche il viso. Così abbigliato, a piedi scalzi, e con catene legate alle caviglie, questo personaggio, in penitenza o per richiedere una grazie, porta la pesante croce di legno sulle spalle in processione… sempre seguita da una numerosa folla tenuta a distanza dai sanrocchini in tunica bianca.
A Cilavegna, nella sera di Venerdì Santo (20.45), la Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo organizza la suggestiva e antica processione delle “Tre Marie”.
Per l’occasione, novanta figuranti accompagneranno il Cristo - le Tre Marie, vestite a lutto, le Dame, i Misteri, la Veronica, la Sindone, i Confratelli, i Bambini di 1^ Comunione e i Ministranti - e lungo il tragitto, che partirà dalla chiesa di Santa Maria e, transitando tra le case ornate a festa, arriverà alla Parrocchiale, sono previste sei soste di preghiera.
Passando al religioso al ludico, ma sempre nel segno della tradizione, la ProLoco di Fortunago, per far rivivere le care vecchie usanze del mondo contadino, promuove da qualche anno una simpatica iniziativa per il Lunedì di Pasqua: la distribuzione del "Cavagno d'l'ov", ovvero il cestino dell'uovo. Il cestino è un biscotto che contiene un uovo cotto in forno e viene donato ai bambini in ricordo della tipica merenda consumata un tempo nella tradizionale scampagnata di Pasquetta.
Stesso giorno, e stesso sapore bucolico, per la 23^ Fiera agricola di primavera che si svolgerà ad Alagna Lomellina, dove, dalle prime ore del mattino, sarà allestita la consueta esposizione di macchine agricole e bestiame, accompagnata da un mercato di prodotti di ogni genere.
Simile nei contenuti, ma generalmente distribuita su due giorni – domenica e lunedì –, la Pasqua Bastidese, che coincide con la secolare Fiera Agricola, compie 157 anni.
Nella Piazza del Mercato, che in questa edizione farà spazio anceh alle bancarelle solidali della onlus pavese "S.O.S. Ospedale Bukavu" (Congo), sarà allestita la grande esposizione di macchine agricole, zootecnia, ornitologia e pesca. A questo proposito, per rinnovare l’antico legame culturale e, soprattutto, gastronomico con il fiume Po, viene proposta nel giorno di Pasquetta la tipica "pesciolata", con distribuzione di pesce fritto a tutti gli intervenuti.
Chiude la carrellata di eventi pasquali la Fiera dell'Angelo di Santa Maria della Versa, che offre un mercatino di antiquariato e artigianato, affiancato dall’ormai abituale esposizione di mezzi “d’epoca” - quest’anno sarà il turno delle mitiche "Vespa" -, da una mostra di collezionismo (presso Palazzo Pascoli) e da un luna park per intrattenere i giovanissimi.
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