Per ricordare un mestiere dalle antiche origini e rendere omaggio a un uomo del paese, recentemente scomparso, che lo svolgeva: ecco perché la Pro Loco di Mede ha ideato la “1^ Festa del Campé”.
Il “camparo”, detto dialettalmente “campé”, è un personaggio tipico e fondamentale delle campagne lomelline. Traducibile come “guardiano dei campi/delle acque”, il camparo è colui che governa le acque delle risaie, regolandone il deflusso per mantenere costante il livello nelle varie zone coltivate.
“Dal mese di aprile, con le prime semine del riso – spiegano gli organizzatori – il camparo segue costantemente i livelli della acque, dal grande canale sino al piccolo appezzamento, tutti i giorni senza sosta sino a fine agosto quando le risaie vengono asciugate per l’imminente raccolta del riso”.
In relazione a questo, per tutta la durata della manifestazione, ovvero nel prossimo fine settimana, sarà allestito, all’interno dei locali della Pro Loco, un Museo delle Acque, grazie al materiale - pannelli illustravi sull’importanza e l’utilizzo delle acque - gentilmente messo a disposizione dall’Associazione Irrigazione Est Sesia.
Le iniziative che animeranno le kermesse prenderanno il via sabato sera con una maxi polentata con salcicce, gorgonzola e cacciagione, per poi concludere la nottata in allegria ballando sulla musica del gruppo Albatros.
La domenica si aprirà (alle ore 8.30) con la Santa Messa, officiata nella chiesa della frazione Goido, in ricordo del campè Piero Annovazzi.
Ad occupare il resto della mattinata sarà una novità nella novità: un mini-torneo di Conkers, antico gioco che, in un perfetto connubio tra natura e divertimento, consente a chiunque e con semplicissimi mezzi, di prendervi parte. È, infatti, sufficiente recuperare una cordicella e un seme dell’albero dell’Ippocastano - una sorta di castagna non commestibile - che in inglese si traduce appunto conker.
La seconda domenica di ottobre ogni anno, e non a caso in Inghilterra - Paese natale del gioco autunnale -, si svolge il Campionato Mondiale di Conkers che, forse ancora poco nota in Italia come pratica sportiva, ha però già una sua associazione di praticanti. E sarà proprio un esperto del Masio Conker Club a mostrare ai medesi le regole del pittoresco gioco, il cui fine ultimo è quello di riuscire a spaccare la castagna dell’avversario.
Per il convivio del mezzogiorno la faranno da padrone le “Specialità di Battista”, ovvero: trippa, cui farà seguito il risotto, altro piatto tipico locale, e poi di nuovo salamelle, gorgonzola e torte.
Nel pomeriggio con un’originale sfida tra i vari campè, doc ed aspiranti tali, verrà assegnato il trofeo di “Campè dell’anno 2007”. Per rimanere nell’ambito della tradizione, i partecipanti, dotati di assi, sega e chiodi, non dovranno far altro che costruire le assicelle usate come “chiusa” nei canali d’irrigazione. |