Con la mostra dedicata a Maria Angelini, la delicata pittrice pavese di cui ricorrerà a breve il centenario della nascita, il Comune di Pavia - Settore Cultura, intende rendere omaggio ad una personalità di spicco della storia artistica locale.
La figura di Maria Angelini – al di là dell’indubbia perizia tecnica nel disegno, nell’olio e nella miniatura, e della sensibilità cromatica espressa specialmente nelle composizioni floreali e nei paesaggi – è tanto più significativa per la nostra città per il ruolo di attenta testimone della vita culturale, per il contributo alla divulgazione scientifica attraverso le illustrazioni, per la nutrita serie di ritratti di vari personaggi, per le vedute di una Pavia oggi in parte scomparsa.
La mostra organizzata a Santa Maria Gualtieri dal Settore Cultura, con la partecipazione del Soroptimist Club, è l‘occasione per il pubblico di riscoprire un’importante espressione di quella tradizione pittorica locale iniziata a metà ‘800 dalla Civica Scuola e perpetuatasi con grande dignità fino ad oggi.
La sua vasta produzione abbraccia filoni e tecniche diverse, passa infatti dal paesaggio al ritratto, alla natura morta e, con la stessa scioltezza, dall’olio al pastello, all’acquerello, prediligendo le composizioni di piccolo formato. Si cimenta con successo anche nel campo del restauro di ceramica e porcellana.
Un settore importante della sua attività è costituito dalle miniature su avorio; si tratta
generalmente di ritratti, spesso su commissione, nei quali è in grado di ottenere espressioni delicate e sognanti per mezzo di preziose trasparenze di colore, ma ci sono anche festosi mazzi di fiori adatti per essere montati come piccoli gioielli.
Altrettanto impegno e padronanza tecnica sono richiesti nei ritratti a pastello: è noto
tra questi il bel Ritratto della figlia Cate. Nel filone della ritrattistica parecchie opere si riferiscono a persone di famiglia, come il Ritratto della sorella, di buona qualità espressiva e solida composizione, o l’olio con Nicoletta a cavallo, dove cavallo e cavaliere sono immersi nell’atmosfera autunnale dei boschi della bassa padana.
Numerosi anche i ritratti su commissione, ma in genere non è conservata la documentazione e non si conosce la collocazione attuale delle opere. |