… Giovedì gnocchi, venerdì pesce, sabato… gatto!
Non fraintendeteci, il gatto non sarà l’ingrediente principale del menù che stiamo per presentarvi - che anzi sarà completamente vegetariano -, bensì il fortunato beneficiario del ricavato della cena Shabbes katzele.
Ma andiamo con ordine. In località Fogliano (Frazione di Vigevano) c’è un gattile che versa in cattive condizioni. Per una lunga serie di motivi i gestori non sono riusciti ad assicurare un adeguato riscaldamento ai loro ospiti, e la situazione, già critica, è precipitata: ora è urgente trovare fondi per ripristinare un ambiente sano e ospitale per gli amici felini.
Per far fronte alla situazione, la Cooperativa Portalupi, in collaborazione con ACDucale, promuove, per il prossimo venerdì sera, una cena vegetariano/kasher (“kasher” è l’aggettivo che designa il cibo consentito nella religione ebraica) animata da Cinzia Bauci e Pierantonio Gallesi, due musicisti/attori provenienti dal mondo classico ma con un repertorio che offre incursioni in generi diversi.
È più che legittimo, a questo punto, domandarsi come sia nata questa idea. La risposta è presto data: Cinzia e Pier, che lavorano al gattile come volontari, sono di origine ebraica e sono pure vegetariani. Il loro sabato - forse la più importante “mitzvoh” (regola) - inizia dal tramonto del venerdì e la cena è a favore dei gatti. Quindi Shabbes Katzele: “Gatto di sabato”. Vocabolo che non è ebraico, ma yiddish, la lingua inventata e parlata dagli ebrei slavi e tedeschi, e tradizione cui appartiene molto del repertorio musicale dei due “Klatzmorim” (cantastorie del mondo yiddish).
Fatta questa, un po’ lunga forse ma doverosa premessa, ecco cosa potete degustare venerdì:
Primi
Zuppa Iota (ebraico triestina)
Risotto al cedro (ebraico mantovana)
Secondi
Zucca sfatta di Ferrara (ebraico emiliana)
Insalata di Tel Aviv (ebraico mantovana)
Contorni
Patate e pomodori (ebraico emiliana)
Melanzane e pomodori (ebraico marchigiana)
Dolce
Haroshet (ebraico toscana)
Acqua, vino e caffè inclusi
La cena sarà preceduta dalla “frazione delle Challat”… Incuriositi a sufficienza da invogliarvi a provare un “insolito” menù per il “solito” amico a quattro zampe? Siamo certi di sì, buon appetito!
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