E naufragar m'è dolce in questo mar. Un solo verso, un solo infinito verso, esprime l'animo appassionato di Fernando di Jeso, il professore, il velista, l'amico, il collega.
La sua scomparsa ha profondamente commosso l'ateneo, rimasto senza parole e con gli occhi lucidi per le lacrime. Gli studenti, che prima lo hanno seguito sui banchi con appunti e poi in mare con strambate su vele e catamarani, rimpiangono la sua scuola di vita e il suo buon umore.
Non esistevano schemi preimpostati per lui, spavaldo, anticonformista, leale e ironico. Un anno fa un suo annuncio pubblicato sul Corriere della Sera aveva fatto sorridere centinaia di studenti ed era balzato anche all'onore delle cronache nazionali.
"Fernando di Jeso, con fresca sposa Isabella, offrirebbe a suoi ventimila ex studenti come ai bei tempi aperitivo a gruppi, per provincia e per anno accademico".
Annuncio insolito per la rubrica dei messaggi personali, insolito ma tipico del suo stile, essenziale, diretto, sincero. Nato a Cosenza nel 1931, a pochi anni si trasferisce con la sua famiglia a Napoli: nella città partenopea frequenta le scuole dell'obbligo e le superiori, poi approda all'università e si laurea in biochimica.
La passione che lo spinge ad affrontare con animo e intensità ogni studio e interesse lo aiuta a vincere una borsa di studio a Parigi, un'esperienza unica.
Ma l'esperienza che segna di più la sua vita è la vela, per il professore sinonimo di libertà e di amicizia, di contatto con la natura e di spirito di gruppo.
Il suo battesimo del mare risale agli anni della gioventù, quando a bordo dei "dinghi" napoletani di dodici piedi raggiunge Roma via mare, poi è la volta della vela, un incontro fortuito che segnerà per sempre la sua vita.
Les Glénans, il circolo velico tra i più famosi, lo elegge come primo e unico straniero ammesso all'esclusiva scuola velica, una sorta di laurea ad honorem unica al mondo. Onori unici, ancora prima che il tormentone Soldini e Luna Rossa infiammino gli animi degli italiani.
Episodi, aneddoti, parole. Ricordi di un uomo che era anche professore, velista e filantropo, ricordi che difficilmente naufragheranno. |