Come ogni anno, per iniziativa della BNL (nella persona di Accurso), il concerto organizzato per Telethon, la maratona di raccolta fondi a favore della ricerca clinica.
Anche quest’anno lo spettacolo si è tenuto nella Sala Politeama, a Pavia e il cartellone prevedeva, oltre all’intervento di Don Matteo Zambuto e di una scuola di improvvisazione teatrale con la ricomparsa del poliedrico Franz DiMaggio (una sorta di Zelig pavese, dai mille volti artistici) anche l’esibizione di una nutrita serie di musicisti che, in sostanza, facevano parte di tre formazioni (I Riverboat Stompers, La Compagnia delle Ance e Swing Brother Swing) ma che, spesso, si sono ritrovati miscelati sul palco per dar vita ad uno spettacolo frizzante, divertente e musicalmente interessante nel suo ripercorrere, praticamente, quarant’anni di jazz.
Si è così passati da un dixieland che si rifaceva allo stile delle radici, allo swing delle grandi orchestre (come quelle di Duke Ellington, con Take the A Train) e a quello casareccio degli anni ’50 italiani.
Istrione come al solito, Sergio “Tamboo” Tamburelli ha “condotto le danze” aggirandosi e cantando tra il pubblico con il radiomicrofono, preferendo il contatto diretto con la gente al palcoscenico illuminato.
Io mi sono ritrovato dietro i tamburi, a suonare con una sezione fiati davvero invidiabile, in compagnia di Pietro Bonelli e Mariano Nocito, cercando di fornire una sezione ritmica appropriata.
Io mi sono divertito…e il pubblico anche, con grande sodfdisfazione degli organizzatori.
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