Dopo l’ottimo successo decretato alle
mostre fotografiche tenute a luglio, riprende l’attività culturale della biblioteca civica rivanazzanese con la personale del noto pittore oltrepadano
Pietro Bisio in programma dal 3 al 10 settembre.
L’autore, nato a Casei Gerola, si è diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Brera ed è stato allievo di noti maestri quali Aldo Carpi e Domenico Cantatore.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive ed è stato insignito di qualificati premi ed onorificenze.
Fra gli ultimi riconoscimenti si segnalano il “Premio Città di Crema”, il “Premio Bormio” entrambi conseguiti nel 2003 e la Medaglia d’oro “Premio Acciarino” a Voghera.
Di lui si sono interessati illustri critici d’arte come Raffaele De Grada, Mauro Galli, Luciano Caramel e Viriginio Giacomo Bono.
“L’artista - ha scritto Caramel - matura la nuova liberazione attraverso lo studio diretto delle opere di Munch, Kokoschka, Nolde, Permeke e Picasso, in una serie di viaggi a Parigi, Vienna, Amsterdam, Stoccolma, Copenaghen, Oslo, Helsinki. Le nuove sollecitazioni non si risolvono però solo in un arricchimento stilistico, ma consentono a Bisio di prendere definitivamente coscienza della propria identità, al di qua di costrizioni più subite che accettate. Può quindi vedere con occhi nuovi i protagonisti della stagione informale e la gestualità e matericità da loro propugnate”.
La rassegna proporrà una trentina di opere prevalentemente di grafica ed alcuni quadri ad olio.
I soggetti preferiti dall’artista sono il mondo della terra, dei suoi straordinari protagonisti celebrati tra le nature morte dei loro attrezzi e gli sfondi di una natura violentata dalle ciminiere. La terra e le fabbriche: memorie dei cambiamenti epocali (in particolar modo le fornaci) e lestissimi dell’ultimo secolo, di cui la pittura di Bisio ha fatto cronaca.
L’artista casellese sarà presentato al pubblico da Manuela Bonadeo, giornalista e critica d’arte.