A Sant’Albano di scena i cori oltrepadani,per una serata all’insegna del recupero delle tradizioni popolari. Per una notte, l’Oltrepò Pavese riscoprirà le proprie radici, profondamente radicate nella tradizione tipicamente contadina.
Il tutto, attraverso voci e strumenti che faranno rivivere scorci dell’epoca in cui era l’attività agricola a scandire i ritmi di vita della popolazione.
Tutto questo capiterà nella rinomata località del Comune di Val di Nizza, nell’ambito del Festival Ultrapadum, dove i cori oltrepadani saranno chiamati a cimentarsi proprio nell’arduo compito di proiettare i sempre più numerosi sostenitori della rassegna nel passato, riportando in vita, grazie alle loro voci, scene e scorci tipici del mondo agricolo.
Innanzitutto il Coro Comolpa, nato in rappresentanza della Comunità Montana dell’Oltrepò tra la fine del 1984 e gli inizi del 1985; con i suoi cantori, a partire dalle 21.15, si esibiranno anche i membri del Colleri U’ Canta e le Voci di Fego, altri due sodalizi prettamente rappresentativi della tradizione del canto popolare.
Ad accompagnarli, i pifferi di Menconico che, attraverso le note, conferiranno una ulteriore nota tipicamente contadina allo spettacolo.
L’appuntamento sarà arricchito da una degustazione di piatti tipici, a cura delle associazioni locali.
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