In data 27.06.2005 si è tenuto presso la sede del Quartiere Ovest di Pavia un incontro al cui ordine del giorno era anche prevista l'analisi della situazione del traliccio per l'alta tensione in Via Brambilla.
Il Presidente di Quartiere che già con i consiglieri aveva dato solidarietà ai cittadini di V.le Brambilla pone la problematica all'attenzione della commissione presieduta dal Sig. Alessandro Cattaneo.
Al fine di una maggior chiarezza è stata fatta un sintetica sintesi, sotto riportata, dei fatti.
Inizio aprile 2005: i cittadini segnalano al Presidente di Quartiere, Luigi Greco, l'inizio dello scavo delle fondamenta del traliccio e lo stesso Presidente contatta prontamente il Comune di Pavia che, appunto, non era a conoscenza della realizzazione di questi lavori.
Durante il Consiglio Comunale del 6 giugno i consiglieri Angelo Zorzoli e Fabrizio Fracassi pongono due differenti interrogazioni affinché la situazione venga affrontata e possibilmente risolta nell’interesse dei cittadini.
Il Comune di Pavia nella persona dell' assessore Franco Sacchi organizza nei primi giorni di giugno un tavolo tecnico per verificare la gravità della situazione e di conseguenza convoca un incontro con tutti gli enti interessati al fine di progettare una nuova soluzione di bonifica a favore delle richieste dei cittadini.
Una delle soluzioni ideali potrebbe essere l'interramento di quel breve percorso dei cavi (in questo modo gli stessi cavi potrebbero essere posizionati lontano dalle abitazioni senza pericoli per la salute e senza incidere negativamente sul valore del mercato immobiliare locale).L e ferrovie rispondono che per loro sarebbe una spesa eccessiva.
Un'altra soluzione potrebbe essere rappresentata dall'indietreggiamento del traliccio ma, in questo caso, i cavi passerebbero ancora sopra ai tetti delle case e di conseguenza non si porrebbe in atto alcuna SOSTANZIALE opera di modifica e di bonifica come invece previsto dalla normativa in caso di costruzione di nuove strutture.
La soluzione ideale sarebbe la presentazione di un progetto che vedrebbe autorizzato dagli enti preposti lo spostamento del traliccio oltre la tangenziale o LONTANO DALLE ABITAZIONI in modo da bonificare non una sola ma ben DUE situazioni di disagio: la prima, attualmente, è rappresentata da un traliccio di nuova costruzione avvicinato alle case dei residenti (prima il traliccio si trovava ad una distanza di 70 m circa mentre oggi è a ridosso delle abitazioni e in caso di malaugurato cedimento del terreno il traliccio rovinerebbe pericolosamente sulle abitazioni e i cavi avvolgerebbero le case sottostanti). La seconda situazione di disagio è rappresentata da un secondo vecchio traliccio OPERATIVO che era stato posto a soli 8 metri da attività lavorative e abitazioni: grazie alla costruzione di questo nuovo impianto il tutto avrebbe potuto e sarebbe dovuto essere modificato: chi di dovere non ha voluto pensare di bonificare la zona con possibili soluzioni.
Anche l’assessore alla Provincia di Pavia, Prof. Delio Todeschini, ha manifestato interesse e sensibilità nei confronti della situazione problematica e propositivamente auspica che si possa trovare, in accordo, una soluzione di bonifica che non veda penalizzati i residenti...
Dall’incontro fra i vari enti scaturisce una richiesta alle ferrovie dello Stato di proporre nuove soluzioni progettuali finalizzate alla bonifica della zona e ad un impatto paesaggistico non negativo e che non incida al ribasso sul valore di mercato degli immobili in zona. I cittadini si augurano che le Ferrovie dello Stato possano responsabilmente porre in atto anche il principio di precauzione che, solitamente, viene tenuto in seria considerazione nella realizzazione di opere così importanti, sia oggi che in futuro nel rispetto dei cittadini tutti.
27.06.05: dopo numerosi contatti con i consiglieri di quartiere e con il Presidente Ferruccio Spalla, è stato organizzato un incontro con i cittadini in cui Maurizio Castoldi, rappresentate del comitato dei cittadini, ha esposto la problematica ai differenti livelli:
- Sanitario, evidenziando la comunque persistente preoccupazione dei cittadini in previsione di eventuali maggiori carichi sia per potenza che fasce orarie di maggior utilizzo. Le prove effettuate dall' ARPA hanno evidenziato un'emissione elettromagnetica, al momento, nei limiti. Ci si preoccupa comunque per quando la struttura sarà funzionante a pieno regime e pieno carico in orari di punta d’utilizzo.
- Economico, sottolineando la svalutazione degli immobili e la recessione da contratti di vendita avvenuta causa eventi straordinari inaspettati. Naturalmente nessuno acquisterebbe un appartamento all’ombra di un traliccio dell'alta tensione, fosse solo per un semplice principio estetico di precuazione e di prevenzione.
- Sociale che vede questa importante realizzazione posta in essere senza la dovuta e doverosa presentazione di un progetto e la relativa autorizzazione, quasi come se il tutto volesse e potesse essere un esempio per i cittadini che riuscirebbero a bypassare ogni ostacolo burocratico risolvendo il tutto e cavandolsela, come ora sta accadendo, con una semplice sanzione amministrativa di poche decine di euro.
Il dott. Azzaretti aveva da subito dichiarato (La Provincia Pavese), in risposta ai cittadini, che " Comune e Provincia stanno per concedere una SANATORIA. Giusto per avere le carte in regola a tutti gli effetti". I cittadini hanno potuto comunque verificare che il Comune e La Provincia di Pavia stanno dimostrando che non c'erano accordi prestabiliti e, nel rispetto dei diritti dei residenti e dei 250 firmatari pavesi, a sostegno dello spostamento, gli enti sono intervenuti sia ai fini della verifica della gravita’ della situazione sia affinchè’ i diretti interessati presentino un regolare progetto finalizzato ad una reale situazione che non leda i diritti della cittadinanza.
La rappresentaza dei cittadini presente alla riunione desidera ringraziare sentitamente tutti coloro che da subito hanno dimostrato un interessamento reale nei confronti delle problematiche che coinvolgono i residenti.
Si desidera inoltre ringraziare i vari enti che con questo intervento hanno voluto dimostrare di essere presenti e solidali con i cittadini.
Maurizio Castoldi
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