Da tempo è consentito sostituire il deposito cauzionale (la somma che l'inqulino deposita alla stipula di un contratto di affitto) con una assicurazione cauzionale che l'inquilino gira, nella sua veste di beneficiario, al proprietario dell'immobile.
Sono polizze semplici che di solito si pagano a costo forfettario per la durata di un periodo contrattuale (tre o quattro anni), eventualmente rinnovabile. Il costo varia da 300,00 a 1.000,00 € a seconda dell'immobile affittato( ad esempio 1.250,00 € di garanzia costano circa 400,00 € di premio).
In sede di firma contrattuale l'inquilino non anticipa quindi somme (di solito tre mensilità) e il proprietario non ha l'incombenza di custodire il denaro e di aggiungere gli interessi legali al fondo in suo possesso.
Ma cosa succede quando l'inquilino rilascia l'immobile e il proprietario riscontra danni? Il nostro lavoro ci ha permesso di ricostruire 10 casi (recuperati negli ultimi 24 mesi) e di valutare la funzionalità effettiva delle polize e l'utilità della spitula.
Da riferire che dei 10 casi esaminati solo in uno di questi il proprietario è riuscito a recuperare parzialmente i danni, a distanza di 8 mesi dal rilascio. Somma recuperata 1.200,00 euro contro 250,00 di spese sostenute per la procedura a fronte di danni pari a 1.440,00 euro.
Vediamo perché.
Le polizze contengono tutte delle clausole capestro che subordina l'eventuale risarcimento totale o parziale ad una specifica azione di rivalsa del proprietario, nei confronti dell'inquilino. Sono note e clausole assurde, spesso scritte con un linguaggio di difficile interpretazione per i comuni mortali che impediscono di escutere la garanzia fideiussoria.
Devi prima iniziare il procedimento civile contro l'inquilino poi alla fine, forse, l'asscurazione ti rimborserà.
Diamo un esemplare "esempio" di una clausola contrattuale:
Art... Avviso di sinistro - Pagamento del risarcimento
L'assicurato dovrà comunicare alla Società, entro 10 giorni dalla constatazione del fatto od inadempienza del contraente (leggasi inquilino) da cui possono derivare obblighi alla società in base alla polizza stessa.
Il risarcimento sarà corrisposto dalla società solo dopo l'escussione del debitore princiapale da parte dell'assicurato (leggasi proprietario).
In particolare la società provvederà al pagamento del risarcimento entro 30 giorni dal verificarsi di uno dei seguenti eventi:
presentazione di una documentazione provante che le azioni esecutive esperite nei confronti del contraente, in via mobiliare che immobiliare, non hanno consentito l'integrale recupero del credito assicurativo.
presentazione di documentazione provante che dalla conclusione di una eventuale procedura fallimentare o di altra procedura concorsuale il beneficiario non abbia conseguito l'integrale recupero della somma garantita.
Risulta evidentissimo che la dizione scritta blinda gli interessi della compagnia e consente legalmente di non risarcire il proprietario dell'immobile che ha anche il dovere, di fronte al contenzioso, di percorrere un lungo procedimento giudiziale nei confronti dell'inquilino.
Bisogna quindi arrivare fino ad esperire l'azione esecutiva prima di poter chiedere il risarcimento alla compagnia ed è necessario mettere in conto spese ( e perdita di tempo) di gran lunga superiori ai danni risarcibili, spese che ovviamente non ti verranno mai riconosciute dall'assicurazione.
Siamo quindi alle solite, le nostre compagnie di assicurazioni, che ben si guardano di comunicare al pubblico i dati di merito, hanno trovato un altro modo facile per incamerare senza fatica un bel po' di soldi per il tramite di questi tipi di polizza.
Dopo la nostra analisi sconsigliamo vivamente di contrarre assicurazioni simili ovviamente se non si pattuiscono clausole di fidejussione piu favorevoli e meno vessatorie... |