In volo tra le vette immacolate, prima dei titoli (che poi non ci sono nemmeno... ma allora è proprio vero che è un unico film di nove ore...) il bene ed il male in lotta sono in caduta libera nelle viscere della terra.
Un rotolare apparentemente senza fine cui fa da contraltare il risveglio brusco dal sogno di Frodo.
Ma non è una metafora di tutto il film?!
Bene e male, bontà e malvagità che si batteranno per tutto il tempo.
Poi il mostriciattolo del "tessoro" fa il suo ingresso... teatrale ma efficace, strisciando sulle creste di roccia come se fosse trasudato, prodotto, dalla pietra stessa.
Ed è Metropolis di Fritz Lang nella fabbrica/fucina dello stregone cattivo, l'opposizione natura (alberi abbattuti) e cultura (le forge, le armi, le armature, lo stesso ventre degli orchi).
Il fascino dei cavalli, dei dialoghi fioriti, l'orrore delle teste mozzate ed issate sulle punte delle lance, il puzzo delle carogne ammucchiate a bruciare in funebri pire, tutto riporta al film di cappa e spada. Ma è pure un omaggio al cinema muto nelle "tendine" passaggio di sequenza come quella del "margine foresta stregata" visto dall'elfo, uomo, e nano insieme adesso, e, dopo la tendina con i due hobbit ieri...
Poi il viaggio di 2001 odissea nello spazio negli occhi di Gandalf redivivo, ma è tutto più addomesticato!
"Iil buon Sméagol aiuta sempre" sarà vero?
Nel film regna una fotografia "fredda come un mattino di primavera ancora legato al gelo dell'inverno"
Capelli color grano per quasi tutti e armi che somigliano a chi li porta, la spada per l'uomo = forza, l'arco per l'elfo, leggerezza, l'ascia per il nano come potenza. La guerra incombe anche per chi non la vuole scatenare (qualche legame con l'Iraq attuale?)
Salvare qualcuno perché lo si crede recuperabile (messaggio umano = Frodo versus Sméagol) l'anello è il potere, e si prende il suo prezzo cambiando il povero Frodo.
Sméagol è bugiardo, ladro, assassino o fedele servitore? Come ben si sostiene da parte di un mio giovane allievo della Leonardo da Vinci di fianco a me: "...è un conflitto interiore"
Beh, se lo si dice in terza media?!
Cuore, stella del vespro, l'amore che non cresce o diminuisce, guerre, dolore, disperazione, pegni d'amore, regali promesse e l'amata che va nelle terre immortali con ciò che resta della propria stirpe... iene giganti come cavalcature per gli orchi più crudeli, quelli mannari, Jackson veramente non si fa mancare nulla...
Crudeli sono i lupi delle terre selvagge.
Per fortuna sotto il dirupo c'è l'acqua, Aragorn è "caduto" ma deve per forza essere morto? Si scioglie l'identità dei termini.
Il trionfo delle volontà di Leni Riefenstal alla veduta dell'esercito di Saruman dal balcone di hitleriana memoria, anche qui si parla di guerra, però di sterminio non di difesa, che Hollywood stia giocando con questo?
Ed è già il secondo tempo, con l'anello che ruba sempre più l'anima a padron Frodo, v. in un'unica inquadratura la spada accanto alla catena, all'anello e il battito insistente di un cuore sotto.
Poi è Kagemusha e Kurosawa che si affaccia negli schieramenti dell'esercito di orchi lungo le valli alpine verso la distruzione del mondo degli uomini.
Gli orchi Urukai, sono le orde di Saruman, ma all'interno di queste mura, gli uomini sono soli, oppure gli Ent scenderanno in guerra, (è dura ma per fortuna coi nomi c'è chi mi aiuta, sempre i miei soliti preparatissimi, ed un po' chiacchieroni, allievi di terza...) è il Mucchio selvaggio per la missione disperata di pochi contro molti, e ben armati, bello il montaggio alternato di truppe di troppo giovani che si stanno armando e lo schieramento degli orchi .
Dicono che non c'è speranza, c'è sempre speranza!
Arrivano gli elfi, fedeli alla vecchia alleanza, fieri di combattere al fianco degli uomini, sono tutti arcieri, c'è uno scoglio e la marea degli orchi lo aggira accerchiandolo, è proprio un mare quell'esercito... poi inizia la carica, e c'è di tutto, dall'attacco all'arma bianca, alle scale sulle mura, alle funi, al fuoco persino allo skate usato dall'elfo per scendere una lunga scala non smettendo di tirare frecce nella notte di tempesta, gli Ent, alberi semoventi, andranno in guerra, l'ultima marcia degli Ent, alternanza di fuori/dentro, orchi e uomini, violenza ovunque, per la morte e la gloria, per Roan, il sole sta sorgendo, il corno suona all'alba, sono gli alberi, che assediano Saruman, che demoliscono la diga, che fanno straripare il fiume, e distruggono la civiltà industriale del male, attraverso la più "naturale" delle forze, quella dell'acqua.
Perché anche l'oscurità deve passare.
Quelle erano le storie che ci rimanevano dentro, è la storia raccontata dal giardiniere di Frodo, Mr. Gardener di Oltre il giardino?
Samvise racconta la perdita dell'innocenza, perché c'è chi, come gli hobbit, si è trovato a combattere senza sapere perché, senza essere pronto alla lotta.
Ma ora la battaglia per la fossa di Helm è finita. ora è la guerra per la Terra di Mezzo. e chissà che ruolo vi giocherà Samvise l'impavido?
n.b.: un grazie anche a Nicola per i nomi... però Martina potevi anche stare un po' più zittina durante il film no?
dal cinema politeama di Pavia, ore 21,00 dell'23 gennaio 2003 |