Le associazioni degli Avicoltori Italiani hanno recentemente diffuso i dati sulla diminuzione del consumo di pollo ed in genere delle carni bianche nell'ultimo periodo. Il consumo italiano è diminuito del 6% ed in provincia di Pavia, su nostri rilievi, siamo addirittura all'8% in meno.
La colpa è stata subito imputata alla influenza aviaria che, particolarmente nel medio oriente, ha creato molti e seri guai con casi di trasmissione all'uomo della malattia.
Il nostro Ministero delle politiche Agricole e Forestali è corso subito ai ripari ed ha proposto il ''Pollo con il bollo'' come marchio di qualità che contraddistingue quello proveniente dagli allevamenti Italiani: un marchio da collocarsi su tutta la carne di pollo, intera e lavorata.
E' stata una iniziativa lodevole che ha trovato il plauso dei produttori e della stragrande maggioranza delle associazioni dei consumatori, nostra compresa.
Peccato però che la scelta del marchio provoca problemi seri di interpretazione che abbiamo potuto verificare anche in molte rivendite del pavese.
Il bollo infatti consiste in una I seguita dalla sigla 00 M/S Cee ovvero della I di Italia seguita dallo 00 che identifica lo stabilimento in cui la carne è lavorata e M/S, che significa che il prodotto è stato macellato e selezionato.
In teoria quindi questo marchio contraddistingue qualsiasi pollo lavorato in uno stabilimento Italiano anche se non è proveniente da allevementi Italiani.
Un bel pasticcio insomma soprattutto perché negli ultimi 12 mesi sono arrivati in Italia piu di 2.500 tonnellate di pollame fresco dalla Slovenia e dall'Ungheria, pollo che è stato trasformato in stabilimenti Italiani ed immesso sul mercato.
Noi abbiamo fatto alcune verifiche a Pavia e abbiamo chiesto ad alcuni rivenditori di garantire la provenienza del prodotto, certificandolo da allevamenti Italiani. Purtroppo solo due su dieci ci hanno dato garanzia, ovviamente esclusivamente verbale.
E' chiaro quindi che quel marchio cosi come è non è adatto allo scopo e bisogna modificare qualcosa, soprattutto per evitare ai consumatori un inganno.
E' un vero peccato che una iniziativa così pregievole non sia stata pensata in modo più oculato ed è ovvio che la ns. richiesta specifica è quella di correggere l'errore senza abbandonare il provvedimento. |