Arriva ''finalmente'' anche in Italia, e senza censure di nessun tipo ''The Passion'' il film di Mel Gibson che prende a soggetto le ultime dodici ore di Gesù.
Un nulla osta assoluto è stato infatti il verdetto definitivo della commissione ministeriale di censura, presieduta da Ennio Varanelli, che ha stabilito nessun bisogno di tagli, ne' nessun divieto ai minori di quattordici o di diciotto anni, per l'ultimo film di Mel Gibson, che tante discussioni ha scatenato, fin dalla sua prima presentazione nelle sale d'oltreoceano.
Un fenomeno annunciato e comunque piuttosto eclatante se si pensa che The Passion non avrà limiti alla visione solo nel nostro paese, unica eccezione in tutto il mondo: l'Italia ai vertici del progressismo delle immagini?!
''Abbiamo valutato che i ragazzi che già hanno fatto la prima comunione e che conoscono il Vangelo sanno cosa è stata la 'Passione' - spiega Varanelli - e dodicenni o tredicenni possono persino desiderare di vederlo. Per i più piccoli, vale il discorso della responsabilità delle famiglie: sanno benissimo qual è il contenuto del film ed è molto poco probabile che minori al di sotto degli otto anni vadano a vedere questo film''.
Ma a spingere la commissione nella decisione, che ha avuto un solo voto contrario, ha influito anche l'importanza e l'attualità dell'argomento trattato: ''I cristiani nel mondo sono un miliardo e 800 milioni e di questi un miliardo e 200 milioni sono cattolici. Il film di Gibson è la trasposizione esattissima dei Vangeli. Certo, sono rimasto perplesso di fronte alla sguaiataggine e alla crudeltà dei soldati romani nella scena della flagellazione, ma proprio il film aiuta a capirne la motivazione: i romani volevano crocifiggere Cristo perché re dei Giudei e questo spiega la loro ferocia e la loro irrisione''.
Negli Usa i minori di 17 anni non accompagnati non possono vedere il film, in Gran Bretagna, Canada e Messico il divieto è esteso ai minori di 18 anni, Argentina, Olanda e Nuova Zelanda vietano l'ingresso a chi ha meno di 16 anni e la cattolicissima Irlanda ha proibito la visione a chi ha meno di 15 anni.
Dal 25 febbraio scorso, in coincidenza col Mercoledì delle Ceneri, Gibson ha diretto l'uscita del suo The Passion of the Christ in tutti gli States e le polemiche, da allora, non si sono placate, portando ai botteghini milioni e milioni di dollari per una storia "vecchia di due millenni ma sempre dannatamente attuale".
Girato in Italia, tra Cinecittà e Matera, il film possiede un cast eterogeneo, Jim Caviezel interpreta Gesù Cristo, Maia Morgenstern, Maria, Monica Bellucci, la Maddalena, Claudia Gerini, la moglie di Ponzio Pilato, Sergio Rubini, il buon ladrone e, udite udite, Rosalinda Celentano addirittura Satana... ma anche scenografie e costumi sono ''italiani'' essendo opera le prime di Francesco Frigeri e i secondi di Maurizio Millenotti.
Con il racconto delle ultime dodici ore della vita di Gesù, The Passion of the Christ, recitato in latino e aramaico, ha comunque già battuto qualche record facendo salire a due milioni le prenotazioni per il primo giorno di proiezione negli Usa, mentre in Italia saranno ''solo'' 150 le sale che potranno mostrarlo dal primo giorno (contro le più di seicento per Boldi/De Sica?!), ma si è già parlato di una ''tecnica pubblicitaria'' per rendere più rara e quindi appetibile la visione.
Che aggiungere allora?
Nulla.
Appassionati da tutta questa bagarre staremo volentieri a vedere... |