Il romanzo Canto di Natale (A Christmas Carol: A Goblin Story of Some Bells that Rang an Old Year Out and a New Year In), pubblicato da Charles Dickens nel 1843 è uno degli esempi di critica di Dickens della società ed è anche una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo.
Narra della conversione del vecchio e tirchio Ebenezer Scrooge visitato nella notte di Natale da tre spiriti (il Natale del passato, del presente e del futuro), preceduti da un'ammonizione dello spettro del defunto amico e collega Jacob Marley. Il Canto unisce al gusto del racconto gotico l'impegno nella lotta alla povertà e allo sfruttamento minorile, attaccando l'analfabetismo: problemi esasperati apparentemente proprio dalla Poor Law (Legge contro la povertà), comodo tappabuchi tanto inefficace quanto dannoso ideato dalle classi abbienti dell’Inghilterra dell’800.
Il Canto è un racconto fantastico ma che racchiude verità profonde. Vive in una dimensione tutta sua come in Shakespeare, a cui Dickens è paragonato per il linguaggio poetico appena mascherato dalla prosa.
E su questi binari allegorici, si muove la versione del Canto di Natale della Compagnia Teatrale Il Mosaico e dell’Orchestra Città di Vigevano, che ne ha composto le musiche originali che saranno eseguite dal vivo sabato al teatro Cagnoni ed in replica il 6 gennaio al teatro Moderno.
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