Il Barbiere di Sivilgia, opera buffa in due atti tratta dalla commedia omonima di Beaumarchais, sarà in scena domenica prossima a Mede con interpreti i vincitori del Primo Concorso Lirico Internazionale Teatro Besostri.
La prima fu un fiasco, riscattato immediatamente dal successo delle repliche e l'opera di Rossini finì presto per oscurare il precedente lavoro di Giovanni Paisiello, divenendo una delle più rappresentate e probabilmente la più celebre del compositore pesarese. L'ouverture che precede l'opera, come tutte quelle scritte da Rossini, divenne subito celebre all'epoca e ancor oggi maggiormente eseguita.
Il conte d'Almaviva si innamora di Rosina, una giovane orfana sivigliana, di cui il tutore Bartolo è innamorato e deciso a sposare. Per evitare sorprese il tutore tiene Rosina segregata in casa proibendole ogni contatto con l'esterno. Il conte d'Almaviva per vederla e parlarle va in incognito a Siviglia sotto il nome di Lindoro. Figaro, barbiere di Siviglia, lo riconosce e deciso ad aiutarlo escogita con lui alcuni stratagemmi per far sì che il conte riesca a comunicare con l'amata attraverso dei biglietti. Bartolo, intanto, gelosissimo, decide di sposare Rosina e per screditare l'avversario lo calunnia. Figaro interviene con i suoi maneggi perché il tutore Bortolo non l'abbia vinta. |