Giovedì 31, alle 21.00, presso la sala conferenze del Palazzo del Broletto a Pavia, si terrà il primo incontro organizzato dal comitato per il SI al referendum del 17 aprile.
Ospiti dell’evento saranno il prof. Enzo Di Salvatore, costituzionalista ed autore del quesito referendario, l’ex senatore Francesco Ferrante, membro di Green Italia, del direttivo nazionale di Legambiente e vicepresidente del Kyoto Club, e sarà coordinato da Edoardo Gandini, Green Italia e Possibile, e da Angelo Maggioni del circolo pavese di Legambiente.
L’obiettivo di questo appuntamento è informare anche i cittadini pavesi dell’esistenza dell’appuntamento referendario, purtroppo, trascurato dai media e totalmente assente dal dibattito politico.
La serata sarà naturalmente l’occasione per spiegare chiaramente la rilevanza politica del referendum del 17 aprile, che invita ad esprimersi su temi fondamentali come la tutela del patrimonio naturale, la strategia energetica e le politiche economiche.
«Noi chiediamo agli italiani, a partire dai cittadini pavesi, che vivono un territorio martoriato, un SI forte e chiaro per promuovere una visione diversa, nuova, consapevoli che esiste un’altra strada per coprire il fabbisogno energetico del nostro Paese - dichiara Edoardo Gandini -. Fabbisogno che, in ogni caso, non verrebbe mai coperto dalle concessioni oggetto del referendum, che rappresentano meno del 3% del consumo totale italiano di idrocarburi».
«A Parigi, i Governi di tutto il mondo, compreso il nostro, hanno preso accordi per limitare rapidamente le emissioni ed avviare un processo di transizione energetica che prevede l’abbandono dei combustibili fossili - spiega Gabriele Porrati, presidente della Cooperativa Cambiamo -. Le politiche del nostro Governo vanno tuttavia in una direzione contraria, ed abbiamo fatto passi indietro anche nello sviluppo delle rinnovabili».
«Il 17 aprile abbiamo l’opportunità di cominciare a disegnare il futuro che vogliamo e con un SI possiamo obbligare il governo ad imboccare la strada delle rinnovabili e mettere il fossile dalla parte sbagliata della storia e intraprendere un percorso lungimirante e in linea con quello dei Paesi più avanzati, un percorso di reale contrasto al cambiamento climatico nell’interesse per lo meno dei nostri figli»., concludono gli esponenti del comitato pavese per il SI. |