Secondo disco antologico dell’artista pavese di origini cecoslovacche che raccoglie brani significativi delle precedenti produzioni oltre a due omaggi ai cantautori Fabrizio De Andrè (Verranno a chiederti del nostro amore) e Francesco Guccini (Il vecchio e il bambino) e tre suoi brani reinterpretati da Daniela Panetta (Un ritmo semplice), Silvia Scrofani (Insonnia d’estate) e Gianluca Gabriele (Semplicemente vita).
Da quando Roberto ha scovato i componenti del suo primo gruppo 16 anni fa in Metrò a Milano, di acqua ne è passata sotto i ponti (tanto per riprendere il titolo della raccolta), tanti sono stati i musicisti che si sono alternati nelle sue formazioni e tanti i concerti e le occasioni importanti (basti ricordare il concerto davanti al Papa); costante invece la presenza di Massimiliano Alloisio, ottimo chitarrista che ha sempre assecondato e arricchito le scelte di Durkovic.
Ultimamente, a caratterizzarne il suono sono i violinisti tzigani, figli dei primi componenti del gruppo, un po’ artisti di seconda generazione.
16 dunque i brani (tanti quanti sono gli anni trascorsi, quasi a dedicarne ognuno ad ogni anno di strada) presenti sul disco che sembra voler creare un collegamento tra culture ed evidenziare il legame e l’interazione esistenti tra i vari musicisti, non più solo zigani ma di diverse nazionalità. Un ponte, quindi, non solo nel titolo, nella copertina, ma anche nella musica e nella vita.
Curioso, tra l’altro, ascoltare le canzoni di Roberto interpretate da altri che però, nulla togliendo alla bravura degli interpreti, finiscono (loro malgrado) per appiattirle e banalizzarle. E’ inevitabile quando un cantautore è molto personale.
Il disco verrà presentato con un concerto a Spaziomusica, Venerdì 14 Novembre.
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