È fissato per giovedì 1° maggio 2014 il primo appuntamento delle escursioni fuori porta che il Servizio Turismo del Comune di Pavia ha organizzato in collaborazione con il GEA-Gruppo Escursionistico Appennino.
L'escursione, dal titolo Itinerario visconteo: dal Parco della Vernavola alla Certosa di Pavia, sarà guidata da Giuseppe Pireddu, presidente del GEA.
Punto di partenza è il Parco della Vernavola, formato da quasi 35 ettari di terra che sono stati dichiarati Parco comunale e oasi di protezione della fauna. Il parco, vero e proprio polmone verde, è situato nella zona nord della città ed è un importantissimo corridoio ecologico che collega l'ambiente urbano con gli agro-ecosistemi circostanti.
Da qui si seguirà il corso dell’omonima roggia fino ad arrivare a Montemaino. Quindi si proseguirà per San Genesio, toccando poi il Cimitero di Borgarello e la Certosa di Pavia.
La costruzione della Certosa di Pavia fu iniziata da Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano, che nel 1396 pose la prima pietra del monumento, realizzando un progetto che derivava dal voto emesso sotto forma di testamento nel 1390 dalla sua seconda moglie Caterina Visconti, figlia di Bernabò Visconti e Regina della Scala. Le funzioni religiose venivano provvisoriamente celebrate nel refettorio, l'unico ambiente dalle dimensioni adatte per accogliere l'intera comunità dei Certosini, fatta di monaci e fratelli conversi.
Altri punti di interesse sono la Cascina Repentita e il Castello di Mirabello.
Quando le sorti della Battaglia di Pavia tra francesi e spagnoli si volsero al peggio, Francesco I di Francia tentò la fuga ma venne fermato dagli imperiali in prossimità del muro divisorio del Parco visconteo, dove si trovava la cascina Repentita, uno degli insediamenti rurali del parco per la conduzione delle coltivazioni. Francesco I venne trattenuto prigioniero dentro la cascina per alcune ore.
La tradizione vuole che qui, per sfamare lo sfortunato re, venne inventata da una contadina la famosa "Zuppa alla Pavese", ancora oggi uno dei piatti tipici della città.
Il Castello di Mirabello in origine era un piccolo fortilizio, probabilmente fatto innalzare dai Visconti nel Trecento e forse successivamente riadattato in epoca sforzesca. Venne in gran parte demolito nel 1857, così che oggi se ne conserva solo un'ala. Era direttamente collegato al Castello di Pavia mediante una strada rettilinea, chiamata "corso" e tuttora individuabile nel tracciato dell'attuale strada che dalla città porta a Mirabello.
Il tracciato ha una lunghezza di 16 km: 8 all’andata, percorribili in 2 ore (senza soste), e 8 al ritorno, stimati per lo stesso tempo. La sosta si terrà a Certosa di Pavia per il pranzo al sacco (che ciascun partecipante dovrà portare con sé).
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