Ebbene, ne ho fatta un’altra delle mie: ho scritto una sorta di autobiografia musicale!
Intendiamoci, non è l’equivalente delle classiche “Mie Memorie” del vecchio militare di carriera che va in pensione, né tantomeno intende essere un’auto-celebrazione.
È la narrazione di mezzo secolo di vicende musicali locali, nazionali ed internazionali (la nascita dl Beat, Il Festival Pop di Zerbo...) e di incontri (la tournée con Lucio Dalla, l’incontro con Mina, Guccini, De Andrè, De Gregori...), filtrata dalle mie esperienze personali.
È nato tutto così tanto improvvisamente quanto per caso: dopo aver letto una delle tante autobiografie di musicisti che sono solito leggere ultimamente, mi sono accorto che molte delle vicende narrate, delle situazioni vissute, coincidevano (con le debite proporzioni e distanze) con quelle che avevo vissuto io, come tanti altri musicisti.
Mi è venuta voglia così di mettere nero su bianco le tante storie, gli aneddoti che mi era capitato spesso di raccontare attorno ad un tavolo, o durante un viaggio in auto e in tante altre occasioni.
Mi sono detto “Ma sì…proviamoci!”.
Ho cominciato a scrivere ed è stato un fiume in piena: in poco più di un mese ho scritto 350 pagine. È stato come vomitare fuori tutto quello che avevo dentro; mano a mano che cercavo di mettere le storie in ordine cronologico, altre mi si affollavano alla mente, risorte improvvisamente dagli angoli remoti della mia memoria.
È stata come una seduta dallo psichiatra: ha avuto un esito liberatorio e mi ha aiutato ad accettare (almeno in parte) la scomparsa del mio amico Paolo Buccelli con cui ho diviso 44 anni di emozioni, speranze e avventure musicali.
La forma è quella del racconto diviso in capitoli. Ogni capitolo inizia con una frase presa da una canzone: chi legge può gustare la citazione, ma anche andarsi ad ascoltare il brano. Aiuta a capire meglio l’atmosfera del momento.
Una piccola parte della mia vita privata è entrata giocoforza nel racconto quando s’intrecciava con la vita musicale e, per questo, ci sono anche piccole confessioni e piccoli segreti che non avevo mai raccontato.
Quando ho trovato un editore che avesse il coraggio di pubblicarla (Gianni Sartorio) questi mi ha chiesto di aggiungere qualche immagine qui e là, per ravvivare un po’ il libro.
Ho esagerato: ne ho messe 250! Alcune sono state già pubblicate su Rock Around Pavia, altre sono assolutamente inedite (quelle di Battiato, Dalla e De Gregori…).
Il titolo “Dal Beat al Beat” nasce dalla considerazione dell’aver cominciato a suonare con la musica Beat (che allora era l’unica forma di Rock conosciuta) e di essermi ritrovato, quasi cinquant’anni dopo, a suonare la stessa musica con il gruppo dei Sixties.
La presentazione si terrà mercoledì a Pavia, nel ruolo di “inquisitori” ci saranno i giornalisti Guido Bosticco e Guido Mariani.
In serate, ci sarà un concerto (aperto a tutti: siete tutti invitati!) per la presentazione del libro al Boschetto di Torre d’Isola con i tre gruppi con cui sto suonando adesso: i Back To The Beatles, i Sixties (beat italiano) e i Glums (hard rock anni ‘70 e oltre).
Spero che qualcuno si faccia prendere dalla curiosità di leggerlo. |