Dalle mie parti la chiamiamo pateca, dal francese patèque che deriva dal portoghese pateca a sua volta ispirato dal termine di origine araba bittaika, insomma dopo il melone, è tempo di conoscere un po' meglio il cocomero o anguria che dir si voglia!
La sua citazione nella Bibbia - gli Ebrei rimpiangevano nel deserto del Sinai i cocomeri che avevano consumato in Egitto – fa pensare che sia originaria della Valle del Nilo.
L'anguria, poco patisce il caldo, essa, infatti, si mantiene fresca anche sotto il sole per via dell'evaporazione che si produce sulla superficie liscia della sua buccia.
Chi non conosce le sue proprietà? In questi giorni "bollenti" sicuramente avrete ceduto alla tentazione di addentare con soddisfazione un bella rossa, succosa, fresca fetta di pateca!
Ne avete tratto beneficio? Dissetante, diuretica, ricca di zuccheri benefici e di provitamina A, vitamina C e potassio, il basso contenuto calorico, infine, la rende una preziosa alleata per la linea...
Oltre che gustarla "a morsi", l'anguria è ottima a modi granita o sorbetto, in macedonia accompagnata dagli altri frutti di stagione, melone e ananas, oppure bevuta in frullato, l'importante è che sia matura e dolce al punto giusto.
Per essere sicuri di non comperare un'anguria acerba il consiglio è quello di prendetela sottobraccio e percuotetela con le nocche della mano, se il rumore che ne esce e ottuso, sceglietene un'altra... |