Finisce in quel di Desio una corsa durata cinque anni, tanti quanti sono gli anni che ha visto la Pavese disputare - tra alterne fortune - i campionati di Serie A1 e A2. Se infatti il 25 ottobre del 2008- in quel di Chieti - si apriva per la società di Via Porta – da neopromossa dalla B – una splendida corsa che avrebbe portato all’immediata promozione in A1, il 1 dicembre 2012 costituisce probabilmente la fine di un ciclo che, ha vissuto i fasti della massima serie e della organizzazione in sede di PalaRavizza di giornate memorabili del campionato a squadre più bello del mondo.
Obiettivamente, dopo le prime tre prove, la speranza per le biancazzurre di agganciare il settimo posto, ultimo valido per non retrocedere, era abbastanza flebile. La giovine squadra messa in campo dallo staff tecnico pavese –unica peraltro a non contare sull’apporto di una ginnasta straniera in tutte le prove, avrebbe dovuto fare gli straordinari e sperare nel contemporaneo hara-kiri di ben tre concorrenti, Arezzo, Quartu Sant’Elena e Cerreto.
Ma il fatto di dover affrontare un ordine di lavoro che le vedeva prime in assoluto ad aprire la pedana, quando le giurie sono ancora fredde e devono tararsi nell’assegnazione dei punteggi, ovviamente non ha aiutato, anzi… Al corpo libero, Francesca Ferrari, che nelle prove precedenti aveva sempre avuta riconosciuta una prestazione da podio, non viene pagata più di tanto, con “solo” 22.450, pur non incappando in nessun intoppo.
Discorso analogo per Arianna Facchinetti alla fune, che – a termine di un esercizio senza sbavature – non va oltre 22.725. Più difficile il cammino di Francesca De Nardi al cerchio, che purtroppo soffre di una perdita dell’attrezzo fuori pedana, ed è ridimensionata a 19.800. Pulita nell’esecuzione alla palla, Ilaria Cammarata contribuisce con 21.775, mentre Beatrice Bisi riesce a dare ulteriore sostanza al punteggio complessivo, grazie ad un 23.225 che risulterà il miglior score biancazzurro di giornata.
A chiudere Alice Crippa al nastro, che – un poco tesa e demoralizzata dalle prove delle compagne di colori – non è immune da errori e chiude e 18.575. Per la Pavese, il totale chiama 128.550: troppo poco anche per evitare di chiudere malinconicamente ultimi sia nella classifica parziale di giornata, sia nella graduatoria finale di campionato.
Per la cronaca, a far compagnia nella serie cadetta alla Pavese, si aggiungono Petrarca Arezzo e Ritmica 2000 di Quartu Sant’Elena, con Cerreto che fa perfettamente il suo dovere, rendendo così inutile la possibile super performance di qualsivoglia delle inseguitrici.
Come detto in aperture si chiude un ciclo, pronti per aprirne un altro: il team del presidente Lorenzo Lanza ha tutte le carte in regola per potenziare il settore giovanile e rinforzare la squadra con altre individualità di spicco, nel frammentare in cui le varie Ferrari, Cammarata, Crippa matureranno ulteriore esperienza e renderanno molto piu’ efficace il loro contributo in pedana. |