Si fa dura per le farfalline biancazzurre il cammino in A2. Dopo un esordio non fortunato in quel di Biella - dove si era dovuto per una manciata di decimi accontentarsi dell’ultima posizione - ci si trasferisce in terra di Abruzzo, in quel di Chieti.
Per non perdere terreno bisogna cercare di lasciarsi alle spalle le dirette concorrenti, identificate in Padova, Cerreto, Quartu Sant’Elena, Arezzo e Romana.
Lo staff tecnico biancazzurro cerca di consolidare il team, inserendo in questa prova in terra abruzzese Lisa Plona al nastro, capace di dare un po’ più di esperienza e tranquillità a questo attrezzo, più di quanto non avrebbe potuto fare Beatrice Bisi, che era stata impiegata a Biella alla palla.
Con una squadra giovane, però, non sempre si riesce ad essere “pagati” dalle giurie, soprattutto quando la concorrenza è tanta e mette in pedana nomi importanti e campionesse straniere.
Come nella giornata di apertura, al corpo libero Francesca Ferrari fa il suo: con 23.950 ha il terzo punteggio assoluto, a solo un decimo dalla migliore, la spoletina Duranti.
È invece il miglior score di giornata quello di Arianna Facchinetti alla fune. Con 24.075 la brianzola di Desio in prestito alla Pavese in questa stagione, dimostra tutto il suo talento e tiene a galla il team di Via Porta, che – come a Biella – dopo due rotazioni è perfettamente in corsa.
Un infortunio nell’esecuzione di Ilaria Cammarata al cerchio fa perdere convinzione a tutto l’entourage biancazzurro.
La perdita dell’attrezzo costa tantissimo in termini di punteggio a tal punto che Ilaria ne esce “maltrattata” con solo 19.300.
Niente da imputare alla giovane Alice Crippa nella sua prova alla palla: buon valore artistico, ma esercizio un po’ leggero rispetto alla concorrenza nel livello di difficoltà che non viene pagato tanto; con 20.675 si lasciano almeno tre punti rispetto a quanto le altre sono in grado di acquisire sul campo.
Le clavette di Arianna Facchinetti con 23.925 consentono di mantenere ancora il contatto con le avversarie, ma il nastro di Plona, chiuso con 20.100, non basta per chiudere il gap con le dirette concorrenti.
La Pavese cumula un totale di 132.025, superiore solo ad Arezzo che è nettamente ultimo con 122.500.
Il nono posto però non basta ed - a complicare le cose - non fa bene alle aspirazioni di salvezza del club del presidente Lorenzo Lanza quanto successo a livello di classifica globale. Infatti, tolte Nerviano e Spoleto che fanno gara a sé per la promozione, Cerreto e Padova – indiziate nella lotta per non retrocedere – si piazzano in terza e quarta piazza e mettono a segno un colpo importante, togliendosi di dosso tante paure.
Rimangono giusto ai limiti della tranquillità le sarde della Ritmica 2000 di Quartu Sant’Elena e le romane della Polimnia, ma chi veramente comincia a star male è Arezzo con Pavia, entrambe con un distacco di dieci punti dalla permanenza in A.
La matematica non condanna ancora nessuno ma a Perugia - tra una settimana -, ci vorranno orgoglio e fortuna per poter continuare la corsa tra le grandi.
Classifica Serie A2 (2^ Giornata)
1. Nervianese 25+25= 50 punti
2. La Fenice 22+25= 47 punti
3. Etruria 20+14= 34 punti
3. Terranuova 18+16= 34 punti
5. Ardor Padova 14+18= 32 punti
6. Fabriano Cerreto 8+20= 28 punti
7. Ritmica 2000 16+10= 26 punti
8. Polimnia Ritmica Romana 12+12= 24 punti
9. Petrarca Arezzo 10+6= 16 punti
10. Pavese 6+8= 14 punti |