Quella che segue è la prefazione dell'edizione 2002 dello storico Numero Unico della Goliardia Pavese, giornale che verrà presentato oggi (12 giugno 2002) in una conferenza stampa nell'Aula VI della facoltà di Lettere dell'Università (aula storica della goliardia pavese), grazie alla concessione del Rettore, e poi distribuito a Pavia tramite i goliardi dell'Ordine della Chiave.
Il Numero Unico è un libello di satira locale redatto sia in prosa, sia in versi che da lunga tradizione ha raccontato a modo suo vizi e virtù di Pavia, dei suoi abitanti, dei commercianti, degli studenti, dei professori; forse ha raccontato la vera storia di questa città.
Praefactio
Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo! E' nella testa che continuano ad esplodermi le grida di Nando Martellini, quando l'Italia conquisto il Mondiale dell'82. Un grido di gioia immensa. Ma non solo. Qualcosa di ben più grande, complesso e bello. Un grido che sa anche di liberazione. Un grido di orgoglio. Un grido in cui noi udiamo più profonde e nascoste note anche di riscatto e di rabbia. Forse perché così ci sentiamo: campioni del mondo.
A chi non ha più creduto in noi, regaliamo questo Numero Unico, frutto del lavoro, della nostra passione, espressione della nostra gioia. E' il secondo anno di fila. E abbiamo perciò mantenuto la promessa e vinto la scommessa: ci siamo ripetuti. Dopo "Tal chi l'Giubileo" del 2001, ecco nel 2002 comparire sulla scena "Campioni del mondo". E' il quarto Numero Unico che l'Ordine della Chiave, unico vero Ordine goliardico in città, presenta sulla scena pavese e nazionale negli ultimi anni. E' la prima volta che lo facciamo per due anni di seguito, perché così è e dovrà essere sempre, da qui in poi: una tradizione immortale per Pavia e il suo Ateneo.
A chi crede che sia morta, noi gridiamo sicuri, ora come non mai, che ciò non è possibile. Goliardia è uno stato dell'anima che appartiene, inscindibile, all'Uomo. A chi crede che siamo schiavi e prodotto di qualche partito politico diciamo: il nostro spirito è antico come l'uomo e le nostre forme nascono con la nascita delle prime libere università. Prima ancora che i partiti nascessero noi c'eravamo. Eravamo a lottare per le nostre libere istituzioni universitarie, eravamo nelle strade a cantare coi Clerici Vaganti per tirar su due lire per pagarci gli studi, e ci prendevamo in testa i sanpietrini della gente che ci urlava, sprezzante, di andare a lavorare. Eravamo diversi. Eravamo un elite. Eravamo lì a lottare per compiere una rivoluzione culturale e di pensiero che avrebbe stravolto l'Europa e il mondo.
La Chiave non ha mai fatto politica, la politica dei partiti. Ha fatto la Goliardia. Un gioco fantastico in cui nessuno è mai stato escluso in virtù della sua opinione politica o del voto che intendeva esprimere nell'urna, cose che nemmeno abbiamo mai voluto sapere di ognuno. Un gioco in cui ha partecipato, sullo stesso piano, il ricco e il povero. Il bello e il brutto. In cui hanno sempre vinto la testa e il cuore, la cultura e l'intelligenza. A chi ci conosceva come Supremus Ordo Ticinensis Clavis, da oggi in poi ci conoscerà come Ordo Clavis Universalis. Sempre Ordine della Chiave, siamo. La crisalide si è dischiusa ed è diventata farfalla. La metamorfosi è compiuta. L'Ordine della Chiave ora, campione del mondo, senza dimenticare la sua storia, le sue origini, la sua natura, senza dimenticare che Pavia è la sua citta, la città su cui è sovrano, partirà per la Terra, con il suo messaggio di gioia e di amore. A combattere, naturalmente con i suoi strumenti e con le sue forme, per l'onore, la dignità e la libertà dell'uomo.
L'Ordo Clavis, la Goliardia, sta mettendo piede in Spagna, in Germania, in Portogallo e in molti altri paesi europei. E l'appuntamento con la Storia è riservato all'anno prossimo: al primo Conclave Clavis Universalis che si terrà a Pavia con la partecipazione di studenti e associazioni universitarie di tutta Europa e del mondo. Una 3 giorni di gioia e di goliardia che sconvolgerà con la sua forza travolgente Pavia e la sua Università. A chi ci crede una banda di gozzoviglianti in maschera, diciamo che ha ragione. Ma aspetti di vedere quale coniglio questo gruppo di improponibili personaggi sta per fare saltare fuori dal cilindro, o meglio, dalla sua feluca. Un coniglio che avrà i colori di Pavia. Una Pavia capitale universale della gioventù di spirito e del Sapere.
Scriveva Dante Zanetti negli ultimi anni della sua memorabile vita: "Come tutto ciò che ha un principio, anche il N.U. ha avuto una fine. E' nato e si è sviluppato per una combinazione irripetibile di cause; ha impegnato talenti, fatiche e danaro; ha ritratto cose e persone suscitando interessi e passioni di vario segno; è giusto che gli si faccia un posto nell'archivio dei nostri ricordi. I giovani d'oggi, dal canto loro, sappiano trovare nuove vie e nuovi modi per esprimere le loro riserve di spirito e d'intelligenza in forme più consone alla società in cui vivono". Dante, sappiamo che quando scrivesti queste cose non volevi crederci neanche tu: noi siamo ancora qui, e siamo ancora in piazza con il N.U. in mano. A Te, Dante, questo libello, è dedicato. Gaudeamus Igitur! E Forza Azzurri! |