Dal mese di Maggio, in collaborazione con Univers e Downtown Studios, sto portando avanti una iniziativa senza precedenti (anche nel panorama nazionale) che prevede la pubblicazione su CD di file musicali, registrazioni live di concerti presi da bobine e cassette che risalgono, alcune, a 50 anni fa.
Collana con pubblicazione a scadenza mensile, in serie limitatissima, in confezione digipack, con inserto di quattro pagine contenente storia, notizie e foto dei musicisti.
Siamo già arrivati a 23 pubblicazioni (Numi, Pesche Sciroppate/Vat 69, I Crema, Le Calamite/I Problemi, I Borghesi/I Jockers, I Frenetici, La Corte dei Miracoli 1973, Le Immagini, I Long Horns, Gli Incubi, I Peonnes/Franco Cellario, Gigi Viciani e I Probi, Fabrizio Poggi, Mandolin’ Brothers, Blues Anytime, Paolo Silvani, Gruppo Aperto Folk, Guido Bolzoni, Chico Brandolini e Silvio Negroni) e alcuni titoli sono già in esaurimento.
Le ultime uscite del mese di Dicembre per la neonata etichetta PaviaPhone, etichetta che si prefigge di pubblicare e diffondere l’Archivio Storico della musica pavese, questa volta sono due antologie.
La prima si intitola PaviaBeat e porta il copertina il logo che La Provincia Pavese usava nel pubblicare la pagina settimanale che dedicava ai giovani pavesi, ai Beat, ai Capelloni e alle ragazzine Ye-Ye. In questa raccolta sono contenuti, in maggior parte, quei gruppi o cantanti che non presentavano sufficiente materiale d’archivio da poter avere un disco “dedicato” ma che, non per questo, erano meno interessanti: da Laura Casati agli Imprevisti, da Enrico Moi (qui con la Y al posto della i, perché rendeva più “esotico”), da I Basilischi a I Nomadi di Franco ecc.).
La seconda raccolta, per la prima volta in doppio CD, contiene le registrazioni delle tre edizioni di Natale Pop che si tennero al Teatro Fraschini di Pavia nel 2000, 2001 e 2002. Nello spettacolo (uno dei primi in Italia di questo genere che prendeva esempio dal modello anglosassone) i musicisti pavesi interpretavano, a loro modo, i classici e i contemporanei canti natalizi. Insomma, una vera e propria “strenna” pavese.
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